‘Giulia ! Nooooo, non aprire quell’armadio!’

Giulia, 16 mesi, guarda sua madre, e senza distoglierle lo sguardo tocca quell’armadio come per aprirlo….

‘Ma allora mi prendi in giro?’ Replica la mamma di Giulia
‘Ti ho appena detto di non farlo e tu lo fai guardandomi negli occhi?’

Questa situazione si ripropone quotidianamente. La mamma di Giulia pensa che la bimba la stia testando, mettendo alla prova, lo stia facendo apposta per farla arrabbiare, e che è una bambina molto disubbidiente.

Prima dei due anni, l’intelligenza del bambino è prevalentemente senso-motoria, per essere integrata a livello cerebrale deve prima passare dai sensi.

Giulia facendo il gesto che la mamma le ha appena vietato, cerca di integrare la regola utilizzando i suoi sensi e la sua intelligenza senso-motoria per assimilare la consegna verbale.

Ma allora cosa fare ?

– si verificherebbe utile cominciare a usare ‘stop’ invece del ‘no’ per fermare l’azione. È una parola molto più efficace e meno ambigua. Quando diciamo ‘no’ tendiamo ad avere un tono di rimprovero e involontariamente le nostre sopracciglia si raggrinzano ravvicinandosi creando un’espressione severa e arrabbiata. Quando diciamo ‘stop’ invece abbiamo tendenza ad aprirle sgranando gli occhi tendendo ad utilizzare comunque un tono fermo che permette di interrompere l’azione.


– Trasformare la frase in positivo, ne approfitto per rimandarvi a questo articolo dove si spiega bene il motivo https://infanziaeneuroscienze.com/…/il-cervello-e-la-negaz…/
– Non dimenticare di ripetere la regola. Aanche se il bambino capisce quello che diciamo, non riesce ancora a memorizzarlo per molto tempo, ci vuole tempo per assimilire a lungo termine una consegna o un limite.

La mamma di Giulia potrebbe quindi intervenire dicendo :
‘Stop! Si tesoro, è esattamente quello che ti ho vietato di fare, ora quell’armadio resta chiuso.’